Rita Bellini
I miei pensieri critici
Pensieri critici sull'arte contemporanea e sulle problematiche del territorio pubblicati anche sul sito Granviale.it /cultura/da parte mia/Rita Bellini

 
 
Sandro Antinori
domenica 8 dicembre 2013

Sandro Antinori da sabato 30 novembre espone alla Galleria delle Cornici al Lido di Venezia un gruppo di dipinti ai quali ha dato il titolo "Dentro il paesaggio".

Le tele sono, in gran parte, tecnicamente ben dipinte con l'uso del colore acrilico.

Antinori in questi lavori coglie, secondo il suo sentire, certi aspetti del paesaggio ove tronchi e rami sono legati da velature del colore che si fondono armoniosamente tra loro traducendo una realtà più intima che reale.

Personaggio riservato nell'apparire il cui sentire trasuda nel suo modo di dipingere e nell'assenza di aggressività... e del quale, rileverà, giustamente, nella presentazione, Assunta Cuozzo "I suoi quadri... hanno un'atmosfera... non gridata, nè esibita...", appare quindi ancor più gradevole lo scorrere dei suoi dipinti e osservarne  il rigore pittorico, tra questi, i migliori, quelli eseguiti nel 2013.

Rita Bellini

 
Il restauro della Madonna di Marina
domenica 29 dicembre 2013

Il 22 dicembre 2013 è ritornata, dopo un anno, nella chiesa di Malamocco, la Madonna di Marina.

La venerazione della Madonna di Marina - chiamata già anticamente del Ciocco - ha origini che si perdono nel tempo. La leggenda racconta del ritrovamento sulla battigia di un "ciocco" - pezzo di legno - che collocato sul camino per essere bruciato ritornava dove era stato rinvenuto e dopo svariati tentativi si trasformò nell'immagine della Madonna.

Dopo il rito solenne, che ha preceduto la spiegazione dell'avvenuto restauro, don Cesare Zanusso, parroco di S.Jgnazio e di Malamocco, sottolineava l'importanza della preghiera rivolta a questa grande figura di donna, che è stata Maria, che deve avvenire ben oltre la venerazione di "un legno".

Prendeva quindi la parola la restauratrice Giovanna Menegazzi, che con l'ausilio di una sequenza di immagini, proiettate su di un telo, dava spiegazione delle varie fasi del lavoro.

La signora Menegazzi, dopo aver precisato che il restauro è avvenuto in un laboratorio attrezzato per il restauro del legno, delucida che l'immagine della Madonna di Marina non nasce per essere vestita perchè dipinta in tutte le sue parti - cita più avanti, quali immagini di altre chiese, portate in processione - fossero state fatte per essere, vestite ad esempio quella di S.Eufemia.

Cercando di risalire alle origini, è stata fatta l'ipotesi (assieme ad altre), che la Madonna potesse  essere stata una polena - scultura posta sulla prua delle navi - pertanto  viene proiettata l'immagine di una polena conservata nel Museo Navale di Genova  che presenta caratteristiche simili alla Madonna di Marina.

Sottolinea che l'immagine venne chiamata Madonna di Marina o del "soco" - legno da bruciare in dialetto - descrivendo poi i legni che la compongono: il legno centrale è di rovere mentre i lati, volto Madonna, viso e braccio destro del bambino e parti mancanti del piedestallo (risultanti segate, forse per degrado) in legno di tiglio, risulta pertanto che  la mano del bambino e volto della Madonna sono di epoca diversa dalla parte centrale, forse del cinquecento.

L'immagine viene esposta prima in un capitello a Malamocco, poi nella chiesa presso il forte, poi a Poveglia - questi luoghi hanno attinenza con il degrado del supporto per l'umidità e la salsedine .

Vengono elencati e riprodotti in video i micro campioni delle parti della scultura che sono stati analizzati con indagini stratigrafiche, i cui risultati hanno dato che non ci sono strati prima del cinquecento.

Le radiografie hanno messo in luce  tutta una serie di chiodi che sono stati rimossi.

Per ciò che riguarda il colore, ad es. il velo era stato trattato con una vernice recente, ma attraverso degli ingrandimenti, sotto lo strato di colore è stato rilevato un filino di strato dorato; sono stati poi sovrapposti colori nell'ottocento; la pulitura negli anni 80' fu molto superficiale.

Sono state rimosse talune stuccature e fatto il consolidamento  con acetone e acrilico... e altri materiali.

L'azzurro del manto si è potuto recuperare, con una delicatissima pulitura, perchè fatto con scarti di vetro posti uno sull'altro.

Le necessarie disinfestazioni per gli insetti e loro uova, sono avvenute in sacco chiuso per due mesi in assenza di ossigeno.

La Sopraintendenza ha suggerito di non portare in processione l'immagine per la delicatezza dell'opera.

La presentazione del restauro si è conclusa con un caloroso applauso per l'interessante spiegazione  e un grazie per la restituzione ad una chiesa importante nella storia , di una immagine tanto cara e venerata dai residenti di Malamocco.

Rita Bellini

 
Paesaggi lagunari,dune sabbiose, Eros e Thanatos
mercoledì 27 novembre 2013

Alla Galleria delle Cornici al Lido di Venezia è sempre un continuo alternarsi di ottime Mostre e di artisti che hanno già esposto in questo luogo.

Il 16 novembre 2013 hanno presentato dipinti  Andreon e Gabriele Costantini. Il primo con  una sequenza di piccoli lavori racconta, con un fare lirico e una pittura luminosa, paesaggi lagunari e dune sabbiose. All'opposto il Costantini, espone con aggressività, incastri di forme, barriere di linee, lavori astratti (migliori i due primi entrando).

Maria Grazia Turco si sostituisce agli artisti, sopra citati, dal 23 novembre 2013.

La Turco appare, anche in questa sua nuova personale, sempre nuova, sempre oltre l'ieri, sia per le tecniche (garze, legno foglie... e altro) sia nel rappresentare  elaborazioni, e astrazioni che paiono alternare l'andare appassionato della vita (eleborazione del ricordo della Nike di Samotracia), giocato su colori chiari, e la morte (La caduta degli angeli) con l'uso del colore nero e sprazzi, qua e là di dorature (in una interpetazione di una terra rappresentata in un Mappamondo o ne L'albero della vita)... tra l'andare inevitabile e imprevedibile... di Eros a Thanatos.

Rita Bellini

 
Record di visitatori per Palazzo Enciclopedico
mercoledì 27 novembre 2013

Il 24 novembre 2013, dopo sei mesi di apertura, ha chiuso i battenti la 55° Biennale, dal titolo Il Palazzo Enciclopedico. Presieduta da Paolo Baratta - al suo terzo mandato che si concluderà nel 2015 -  con Massimiliano Gioni come curatore.

Questa Biennale ha registrato un record di visitatori, 470 mila, tra cui molti giovani e studenti, il 21% in gruppo con guide che certamente avranno saputo insegnare "vera cultura" motivando le dovute e quanto necessarie differenze tra valori e non proposti.

 Se ciò che ha detto il Presidente Baratta - è in parte veritiero - che il visitatore non è stato il turista "che fotografa i piccioni in piazza o il ponte dei Sospiri", ma soggetti stimolati dalle proposte "innovative e di ricerca" della nuova Biennale, è certamente rilevante che la grande ed eccezionale affluenza alla Rassegna è stato importante per il cospicuo ricavato economico il cui sovrappiù potrà essere utilizzato per nuove opere.

Ora i lavori esposti rientreranno nelle sedi originarie, compreso il materiale contenuto nel libretto rosso di Carl Gustav Jung - molto interessante anche sotto il profilo artistico - i cui" fogli" servirono non solo ad analizzare chi lo ha esteso, ma furono "oggetto", paragone per le problematiche dei pazienti di Jung; purtroppo le scritte in tedesco - non a tutti accessibili - non hanno facilitato una lettura più completa di talune parti.

Dal Presidente, in chiusura è stato elogiato il recente libro di Di Martino che raccoglie la storia della Biennale dal lontano 1895 ad oggi, molto documentato nelle date, nei personaggi che la promossero, nelle polemiche e nei fattori politici e sociali che coinvolsero l'ente e con "uno sguardo" anche ad Architettura, Cinema, Danza, Musica, Teatro.

Il Presidente Baratta a commento della scelta del più giovane dei curatori, Massimiliano Gioni, ha ventilato l'idea di una scelta... in futuro di... "un vecchio"... non ricordando... che un tempo il vecchio veniva apprezzato per il suo bagaglio, acquisito nel tempo... di cultura!

Rita Bellini

 
Tramontin alla Bugno Art Gallery
domenica 6 ottobre 2013

L' Esposizione di Giancarlo Franco Tramontin alla Bugno Art Gallery a Venezia /ottobre 2013/ contiene una sequenza di sculture in bronzo dell'artista e molti disegni.

La tematica, il nudo adolescente femminile, non si differenzia rispetto le sue precedenti e molte altre  Mostre - eccezionale quella del 2012 nella loggia Foscara in Palazzo Ducale a Venezia - ma per le piccole dimensioni delle sculture in bronzo.

I suoi lavori, dirà giustamente Toni Toniato, nella prefazione del Catalogo, sono nel solco tracciato da Fidia, che passa a Michelangelo, Canova, Martini, Brancusi, Moore, Arp e Alberto Viani, e, verrà sottolineato, quanto queste sculture siano il risultato di concentrate scansioni metriche ed...  inediti equilibri compositivi... un linguaggio di rarefatta astrazione... risultato di continui assaggi e prove disegnative".

Tra le opere scultoree... particolarmente eccellenti nella loro essenzialità e perfetta articolazione di movimenti "Piccolo nudo stante", "Figura in riposo", "Donna in controluce", "Figua aperta", "Incanto".

Rita Bellini

 
Terenzio alle Cornici
domenica 13 ottobre 2013

Da sabato cinque ottobre 2013 ancora Jacopo Terenzio alla Galleria delle Cornici.

In questa nuova Mostra, da una settimana dalla precedente - sempre alla Galleria delle Cornici - il Terenzio esordisce con del nuovo ed eccezionale materiale.

La fantasia di questo artista in questa Esposizione racconta un sorprende ed inedito suo "partorito": una moltitudine di opere ove "la sua scrittura particolare" fatta di incastri di segni e colori contenuti - è trasferita su tavole, steli di compensato, lengo lavorato dal mare e ritrovato sulla spiaggia, sagome che ricordano certe forme precolumbiane... Realtà artistiche di una mente pensante che sa elaborare culture anche lontane.

Rita Bellini

 
Giuseppe Vio a Malamocco
mercoledì 4 settembre 2013

Giuseppe Vio, pittore, scultore, incisore "sapiente" di molte tecniche è cresciuto alla scuola del padre e noto scultore. Al Palazzo del Podestà a Malamocco espone suoi lavori di pittura, scultura e due incisioni. Nella prima sala si susseguono dei paesaggi veneziani che appartengono a un "suo" dipingere del passato (migliori sono dei lavori... in un catalogo esposto su di un tavolo giocati sui verdi di alberazioni), in una saletta attigua sono delle opere eseguite tra il 2012 e 2013 a carattere metafisico: molto validi pittoricamente due lavori (il primo entrando a sinistra e un secondo ispirato al Vajont).

Tra le sculture migliori "Capriccio scenico" e soprattuto "La madre felice": Sono esposte anche due opere di incisione poste su di un tavolo, una, che fu premiata, molto originale dal punto di vista creativo oltre che nell'esecuzione tecnica. Una più oculata selezione del grande lavoro dell'artista avrebbe meglio valorizzato il percorso di questo artista.

Rita Bellini

 
Open16 e Turco alla Galleria delle Cornici
mercoledì 4 settembre 2013

In concomitanza con la Mostra del Cinema al Lido di Venezia la Municipalita del Lido e Pellestrina ha deciso di concedere degli spazi pubblici, al Lido, per l'Esposizione di opere di Open 16. I lavori... consistono in uno sventolio di bandiere, senza senso come contenuto e valore artistico, nel Piazzale di S.Maria Elisabetta e all'imbocco di via Sandro Gallo, una scultura che si snoda in illogiche articolazioni, fronte Blue Moon e altre installazioni, contenitori vuoti, di qualsiasi ricerca, valore artistico.

Altra realtà, cultura, senso dell'arte, si respira alla Mostra di M. Grazia Turco alla Galleria delle Cornici, sempre al Lido di Venezia, inaugurata il 28 agosto 2013. La Mostra è composta da alcuni video ove temi d'attualità, carichi di significanti immagini e musica, ben accordati tra loro - il tutto costruito dallla stessa Turco - sono già l'accesso per comprendere la poliedricità dell'artista che si manifesta ancora nelle opere lungo le pareti della Galleria con talune tele, anzi garze gessate, ove... elaborazione di nuovi materiali, creazione di nuovi soggetti, forme artistiche, raccontano, anch'essi, il valore e le capacità di questa vera, consistente, ed eccezionale artista lidense. La cartolina relativa alla pubblicizzazione della Mostra, ha sul retro una bellissima poesia dell' artista, dedicata alla sua città, Venezia, dove ancor più l'autrice svela la sua personalità carica di energia, capacità sempre nuove e soprattutto di un'amore universale.

Rita Bellini

 
Open16 San Servolo
lunedì 9 settembre 2013

L'isola di S.Servilio, dal martire Servilio (S.Servolo per i veneziani) dal secolo VIII sede dei monaci benedettini poi delle monache dello stesso ordine, dal 1725, luogo di segregazione e di dolore, opitando i nobili veneziani malati di mente (per decreto del Consiglio dei X) e dal 1797, con Napoleone, manicomio per tutti e ospedale militare, venne dismesso per questi usi, solo con la legge Basaglia /180/1978/.

Oggi quest'isola è sede della Fondazione San Servolo /F.R.S.E.S.C./ dell' AICCRE, residenza per studenti per dottorato, e dal 2008 succursale anche dell'Accademia di Belle Arti di Venezia.

Quest'anno ospita due padiglioni della Biennale d'arte (della Repubblica Araba Siriana e del Kenya) e all'interno dell'edificio centrale e nel giardino, tra alberi d'ulivo, pioppi e altro installazioni, sculture, dipinti di Open 16, esposizione che si svolge in contemporanea della Mostra del Cinema /dal 29.08  al 29.09  2013/

Su di un muro, in una terrazza, un dipinto con una serie di persone l'una accanto all'altra, in una non felice realizzazione pittorica, pare sporgersi verso la laguna, oltre, nel giardino, un numero considerevole di ossa umane, realizzate in materiale plastico, sono raccolte in una zona circolare e poi sparse intono ad alberi, avvolti in teli e su di un enorme, rosa, ranocchio sempre in materiale plastico; da altro lato, da due alberi, pendulano in circolo elementi bianchi, quasi dei giganti profilattici, mentre da un secondo albero, pendono cordicelle rosse, eseguite ad uncinetto, di Maria Elisa D'andrea (premio speciale) ...; proseguendo, poi, lungo il giardino,Camilla Ancillotto, in una installazione chiamata "Deposizione 2013" (?), ottenuta con fibre di vetro e acrilico, ha ricomposto a suo uso... et consumo  "Brandelli" di opere di Picasso!

All'interno dell'edificio centrale, Luca Sacchetti, con "Sette castelli inesistenti" tenta di realizzare dei bozzetti architettonici in marmo, freddi nelle linee e privi di contenuto; si alternano poi lungo dei corridoi, grandi tele, con soggetti ripresi da films, i cui elementi inseriti paiono disarticolati tra loro e non troppo felici nell'esecuzione pittorica.

Un'"Afrodite" di Oliviero Rainaldi, nella luce e realizzazione  in vetro, si stacca dalla moltitudine di non realtà artistiche; eccerzionalmente validi i lavori di Consolata Radicati di Primeglio "Arminie", soprattutto nell'opera, che pare una pagina di un arcaico manoscritto, la cui scrittura antica circuisce una zona centrale oscura.

Rita Bellini

 
Le Verticali di Jacopo Terenzio
lunedì 16 settembre 2013

Alla Galleria delle Cornici al Lido di Venezia dal 14 al 27 settembre 2013 espone Jacopo Terenzio /VERTICALI/ Nell'autopresentazione, l'artista, esprime il suo lacerante ricordo del suo vissuto e della generazione anni 60, ove quella generazione "aveva una visione generosa e intelligente della vita e del mondo... - ridimensionata negli anni dai nuovi eventi globali - ma mai del tutto dimenticata"

In questa Mostra espone opere degli anni 80... "ove il passato sempre ed inevitabilmente ci segue" molto interessanti come originalità e valore artistico e opere recentissime su di "una sorta di steli o preghere volte al cielo" elaborando  una complessa e perfetta articolazione di "segni" su compensato (uno di questi inciso a matita) frutto di un'altrettanto complesso suo mondo Interiore.

Rita Bellini

 
Villa Pannonia un'interessante Collettiva
venerdì 20 settembre 2013

In Villa Pannonia al Lido di Venezia, dal 28 agosto al 2 ottobre 2013, a cura di Assunta Cuozzo, espongono artisti con una selezione di loro opere già proposte in Collettive o Personali alla Galleria delle Cornici al Lido di Venezia.

All'entrata sono esposte due opere, dai colori molto accesi, di Gabriele Costantini e nella Hall, accanto a due piccoli lavori di Ivo Pavone (di cui si è ampiamente parlato in altra Mostra per la loro particolare valenza artistica), un lavoro di Toni Ellero, dei gradevoli lavori astratti di Gigi Sepe, di Vladimiro Piva un'opera grafica, ove elabora un suo personale sentire proposto in una sua recente personale, Jacopo Terenzio (che attualmente espone in una personale /Verticali/ alla Galleria delle Cornici), Paolo Valle e Renzo Andreon con dei piccoli paesaggi lagunari.

Una bella Mostra, molto ben allestita, e sempre interessante per la validità degli artisti che espongono.

Rita Bellini

 
Il filo d'Arianna alla Galleria delle Cornici
lunedì 30 settembre 2013

Una Mostra collettiva inconsueta alla Galleria delle Cornici, al Lido di Venezia, non di artisti ma pazienti lungodegenti adulti inaugurata sabato 28 settembre 2013.

L'Espsosizione intitolata "Il filo d'Arianna", è un percorso di medicina narrativa "condotto dalla dott.ssa Francesca Vannini, MusicArTerapeuta, dalla dott.ssa Simona Ghedin, psicologa e dalla dott.ssa Francesca Meneghello neurologa responsabile del servizio di /Riabilitazione Neurologica/.

  "Il percorso di medicina narrativa, attività offerta dall'IRCCS Ospedale San Camillo - è detto nella presentazione - è diventato anche un progetto di ricerca "Tra il mito e la Cura" in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova..."

 La Mosta è stata voluta dalla prof. Assunta Cuozzo e dal signor Luigi Sepe titolare della Galleria delle Cornici.

 La Mostra raccoglie una serie di lavori eseguiti con tecnica mista: ritagli di garze si alternano o si compenatrano tra loro con intrecci di spago e pietrine colorate a formare spirali o altro, in un dedalo di immagini per metafora, un modo per raccontare le proprie problematiche, il proprio vissuto in modo simbolico e in qualche modo artistico... il pensare e l'essere ancora vivi.

Rita Bellini

 
Neoimpressionisti alla Guggenheim
lunedì 30 settembre 2013
NEOIMPRESSIONISTI, NABIS E SIMBOLISTI DAL28.09.2013 al 6.01.214.

Sulla splendida terrazza del Palazzo dei Leoni alla Fondazione Guggenheim venerdì 27 settembre 2013 è avvenuta la conferenza stampa per presentare una nuova esposizione "Le avanguardie parigine fin de siècle: Signac, Bonnard, Redon e i loro contemporanei" a cura di Vivien Greene.

Ma quali movimenti sono rappresentanti di queste avanguardie?

Sono tre i movimenti: il Neoimpressionismo, il Nabis, il Simbolismo.

Il Neoimpressionismo nasce dalle riflessioni della "Societè des indipendents" presieduta da Odilon Redon e composta da Paul Signac, George Seurat e altri artisti e il termine viene coniato da Félix Fénéon, editorialista, della rivista "L'art Moderne" il 19 settembre 1886.

Le finalità pittoriche: la massima luminosità attraverso la giuistapposizione e mescolanza ottica dei toni, delle tinte e dei pigmenti unici puri, rifiuto della mescolanza dei colori sulla tavolozza.

Ha diffusione soprattuto in Belgio e in Italia con il divisionismo.

Si contrappone all'Impressionismo è la scientificità per la ricerca del risultato ottimale del colore.

Il NABIS (dalla parola ebraica - profeti) si sviluppa in Francia contemporaneamente al post-impressionismo negli anni'90.

Il termine venne coniato da Nabi Auguste Cazalis, esperto di ebraico e di lingue orientali per definire un gruppo di artisti usciti dalla Academie Julian e dall'Ecole des Beaux Arts, che appartenevano al filone del Simbolismo intorno al pittore Paul Serusier e altri...

Il Serusier realizzò un dipinto su  di una scatola di sigari - Paysage au bois d'amour - considerato punto focale dei Nabis.

Nel 1889 al Caffè Volpini a Parigi vengono  presentate le opere di Bernard, Paul Séurisier e Gauguin.

Cercavano la purezza, la bidimensionalità, la sintesi formale, la flessibilità della linea, la morbidezza del colore e l'opera deve essere espressione interiore... il tema passa in seconda linea.

Pubblicano il loro lavoro, sulla rivista "Revue blanche", fin dal 1891: sono pittori, scultori, poeti.

Il Simbolismo si sviluppa in Francia parellalamente al divisionismo intorno al 1885. Precursore è Redon con "Il cicolpe" opera enigmatica... con suggestioni oniriche... lo scopo, di indagare l'interiorità umana.

Nel 1886, sul Figarò, lo scrittore Mopreas pubblica il loro manifesto.

Il simbolismo viene visto come espressione dell'idea, della percezione spirituale dell'artista e fa ricorso spesso all'allegoria, al mito, all'ultraterreno, tende ad esplorare anche il sogno e l'esoterismo, non vuol rappresentare la realtà ma il mondo interiore dell'autore.

Il gruppo francese si sviluppa intorno alla figura di Gauguin, in Europa ebbe varie declinazioni e ha fatto riferimento  all'arte romantica.

I poeti furono i primi a percepire corrispondenze tra colori, suoni, profumi, verrano, poi, affiancati da altri studiosi, tra questi Jean Martin Charcot ed Eduard Von Haartmann che cominceranno ad interessarsi dell'immaginario e studieranno i sogni.

L'Esposizione alla Fondazione Guggenheim è stata presentata dal direttore della Fondazione Philip Rylands, seguito dalla Curatrice Vivien Grene che ha descritto il lavoro di raccolta delle opere esposte provenienti  da Collezioni private europee, il citerio con cui si è allestita la Mostra, preceduta nelle due prime sale, da artisti impressionisti, precursori di questi movimenti, e ha voluto evidenziare il significato storico di queste avanguardie che hanno operato tra 800 e 900, precorritrici della nascita del moderno.

  Percorrendo la Mostra, dopo le due sale degli impressionisti, seguono la sala con i Nabis, con dei paesaggi precursori dei Fauves, e in talune loro opere (ma anche in altri artisti dell'epoca) è evidente il riflesso della situazione sociale, (ad es. Maximilen  tratta situazioni di miseria, con dei  paesaggi di Parigi, molto validi sotto il profilo pittorico - e scene di strada di Villotton) e politica del tempo, come l'anarchismo, più oltre, sono esposte opere di Redon presentate nella Mostra del 1900, e a chiusura le due ultime sale, con i dipinti  di Signac.

Se, la finalità e l'articolazione della Mostra sono centrate sul valore storico delle avanguardie a cavallo tra l' 800 e il 900, l'Esposizione è altrettanto costellata, sul piano pittorico, da molte opere di valore: vedi tra queste, di Paul Ranson "La radura o il limite del bosco" del 1895, di Henri De toulouse-Lautrec "I fantini" del 1882 (molto bello), di Redon "La lettrice" e molti altri e a coronamento, nelle ultime sale, di Signac - dipinti di eccezionale sapienza e bellezza pittorica: "Dopo il temporale" del 1895, "Saint-Tropez - Fontaine di Licese" del 1895 e "Canale delle Fiandre" del 1894.

Una Mostra particolarmente interessante da visitare per arricchire la conoscenza di quell'epoca e per ammirare opere di collezioni private difficili da rivedere.

Rita Bellini

 
Una Collettiva di pregio
giovedì 1 agosto 2013

La Collettiva inaugurata sabato 31 luglio 2013 alla Galleria delle Cornici al Lido di Venezia, come quasi tutte le Esposizioni che si sono svolte in questo luogo, è di buon livello artistico.

   Le opere  sono di artisti noti, che in tempi diversi, hanno fatto personali in questa Galleria. Tra le cose di maggior pregio una tela sulla parete di fondo di Adolfo Candreva (detto El Gheneral / deceduto) dove emergono dei segni neri a pennello su di un fondo verde; due "gioiellini", complesse e articolate composizione astratte, di Ivo Pavone; molto particolare un lavoro su carta con dei graffiti (quasi un documento  antico ritrovato) di Toni Ellero; un'opera giovanile, divisionista, del gallerista Gigi Sepe; di Renzo Andreon un bel lavoro astratto; un'opera in bianco e nero, opera giovanile di Vladimiro Piva.

Rita Bellini

 
Dissolvenze
sabato 24 agosto 2013

Alla Galleria delle Cornici

IL 10.08.2013 Si è inaugurata l'Esposizione di FERRUCCIO BORTOLUZZI, scomparso nel 2007 e che ha come titolo "dissolvenze".

Se il Bortoluzzi nel '40 si presenta come pittore di nudi, scorci di Venezia e interni "dal colore atono", dal '50, l'artista, abbandona i mezzi pittorici tradizionali e realizza opere con materiali di recupero, tavole di legno logorate dal tempo, lamiere contorte, catene, corde; nel '70 dopo aver sperimentato la tecnica della serigrafia, che si presta a tradurre i suoi collage, passa alla produzione di carte bruciate "fogli di carte strappate e parzialmente bruciate con tonalità che ricordano i colori del legno e del ferro arrugginiti".

In questa Mostra se la parete di fondo raccoglie alcuni lavori, o meglio dei  relitti di legno e ferro, molto suggestivi, altrettanto carichi di patos e dolore sono le bellissime e diversissime composizioni con carte bruciate, racconti muti di un vissuto infantile nella povertà e sulla pelle la tragedia di una guerra, calati nel suo inconscio.

Rita Bellini

 
Gemma Bognolo Fiori
lunedì 1 luglio 2013

Dal 29 giugno al 7 luglio 2013 espone tutta una serie di sue creazioni - illustrazioni per l'infanzia, presso la Galleria delle Cornici al Lido di Venezia.

Questi lavori, eseguiti con tecnica mista, acquarello, colori acrilici, gessetti colorati, sono frutto della fervida fantasia della Bognolo e importanti, non solo per la narrazione, ma anche come questa è relizzazata, cioè per la ricchezza e l'originalità degli elementi inseriti, per una scioltissima grafia e per un'ottimo e ben realizzato rapporto cromatico.

Tutti i lavori hanno una loro valenza... forse la storia della tartaruga e i lavori sulla parete di fondo sono i migliori. Una bella ed educativa - per i bambini che  già hanno o... potranno usufruire - per stimoli alla fantasia e l'ottimo valore artistico.

Rita Bellini

 
Sandro Antinori
domenica 8 dicembre 2013

Sandro Antinori da sabato 30 novembre espone alla Galleria delle Cornici al Lido di Venezia un gruppo di dipinti ai quali ha dato il titolo "Dentro il paesaggio".

Le tele sono, in gran parte, tecnicamente ben dipinte con l'uso del colore acrilico.

Antinori in questi lavori coglie, secondo il suo sentire, certi aspetti del paesaggio ove tronchi e rami sono legati da velature del colore che si fondono armoniosamente tra loro traducendo una realtà più intima che reale.

Personaggio riservato nell'apparire il cui sentire trasuda nel suo modo di dipingere e nell'assenza di aggressività... e del quale, rileverà, giustamente, nella presentazione, Assunta Cuozzo "I suoi quadri... hanno un'atmosfera... non gridata, nè esibita...", appare quindi ancor più gradevole lo scorrere dei suoi dipinti e osservarne  il rigore pittorico, tra questi, i migliori, quelli eseguiti nel 2013.

Rita Bellini

 
Il ceto medio alle corde
lunedì 22 luglio 2013

Alla Galleria delle Cornici, al Lido di Venezia, dal 13 al 19 luglio 2013, espone ANDREA PAGNACCO / Il ceto medio alle corde o ancora: nelle fauci di una crisi senza fine /.

Come scrissi del Pagnacco, in merito alla sua Mostra precedente del 2011, nella stessa Galleria, "è un artista affermato a livello internazionale, personaggio creativo che ha sperimentato molteplici tecniche del passato e contemporanee".

In questa Esposizione attraverso "le sue carte e cartoni" tratta il tema della micidiale crisi che attanaglia l'Italia, lanciando una sfida-provocazione che "la dice lunga su ciò che senza laccioli di sorta - così si esprime nella sua autopresentazione - sono andato a parare con un bersaglio del genere".

Con la sua particolare inventiva ha raccontato le tragedie del quotidiano: tra i vari lavori ecco il dipinto "La fabbrica che chiude", altro dipinto, un enorme macigno sta per colpire un piccolo uomo e la scritta ricordando Pietro Manzoni; sulla parete di fondo, una bella composizione, dal titolo "I frutti della crisi", ove attraverso dei simboli, l'artista pare rievocare i molti suicidi per la perdita del lavoro o per la chiusura della impresa, e ancora, la difficoltà di avere un prestito dalla banca è indicato da un disegno dal titolo "la tua banca".

Ho elencato solo alcuni dei vari lavori esposti che svolgono il contenuto della crisi... dipinti ove la capacità critica dell'artista, il forte contenuto e le capacità creative di questo poliedrico e vero artista emergono in tutto il loro valore.

Rita Bellini

 
Sintesi di percorso artistico
mercoledì 24 luglio 2013

Renzo Andreon / dal 20 al 26 luglio 2013 / alla Galleria dell Cornici / Lido di Venezia / “Sintesi di percorso artistico"

Andreon espone sue opere dal 1975, è grafico pubblicitario e collabora come designer per note vetrerie di Murano. Più volte ha esposto in questa Galleria con dipinti di lirici paesaggi lagunari.

In questa Mostra espone una sequenza di lavori che indicano il suo percorso artistico: tra i lavori figurativi / del 1991 / spicca un volto femminile, con macchiettature del colore  giocate sui rosa e bianchi;

tra i lavori più interesanti astratti emergono il dipinto "Les pauvoirs psychiques de la fine" 1981 e un opera (di una serie di dipinti ispirati al percorso di una strada) "Cose che escono dal caos" dipinto molto valido sotto il profilo artistico: interessante, tanto per l'originalità della composizione, quanto per la stesura cromatica.

Rita Bellini

 
Amacord
lunedì 3 giugno 2013

Frammenti dell'Archivio Storico della Biennale / 55° Biennale d'Arte / Venezia

Lunedì 27 maggio 2013 a Ca' Giustinian a Venezia è stata inaugurata la Mostra / AMACORD - frammenti di memoria dell'Archivio Storico della Biennale / presentata da Paolo Baratta e curata da Massimiliano Gioni.

Gli archivi dovrebbero essere una preziosa cassaforte aperta di ciò che non si dovrebbe dimenticare... ma forse per la perdita d'amore per la cultura e la storia hanno la necessità di essere riscoperti e il loro materiale rimesso in luce attraverso esposizioni come la Mostra AMACORD.

In questa occasioni sono stati riesumati documenti, come la delibera comunale per la Biennale del 1893, le immagini del re Umberto I° all'inaugurazione, la visita di Hitler e Mussolini nel 1934, gli scambi tra artisti e istituzione, ad esempio, Monet che pone i suoi problemi economici per la partecipazione, il contestato premio a Robert Rauschenberg nel 1964 da parte della stampa europea come "prepotenza del mercato americano sul mondo dell'arte" e altro.

Ma - ha spiegato Gioni - è più diffice colgliere la manifestazione originaria della creatività - obiettivo che "Il Palazzo Enciclopedico" della 55° Biennale  si è posto come un continuo confronto e per aiutare a "digerire", discernere, selezionare la modernità dell'arte -

Forse, sarebbe importante, veder esposte / positività /dell'arte contemporanea... nelle sue molte sfacettature... ma questo è più difficile da attuare!

Rita Bellini

 
Inaugurazione della Biennale Arte
lunedì 3 giugno 2013

Con la premiazione degli artisti alla Biennale ai Giardini si sono completate le inugurazioni della 55° Biennale Internazionale dell'Arte titolata / PALAZZO ENCICLOPEDICO / iniziate da giovedì 30 maggio 2013, all'Arsenale, al Padiglione Italia, presente il Ministro dei Beni Culturali, Vittorio Bray, il Presidente della Biennale Paolo Baratta e venerdì 31, maggio al padiglione della Santa Sede, allestito nelle Sale d'Armi (recentemente restaurate) presenti il Cardinal Ravasi, il Cardinale di Venezia e il Sindaco di Venezia.

Gli artisti premiati sono:

- Leone d'oro a / Tino Sehgal / con la motivazione "che con il suo lavoro apre i confini delle discipline artistiche"

- Leone d'argento a / Camille Henrot /  con la motivazione "lavoro capace di catturare in maniera dinamica... il nostro tempo"

 - Menzione speciale a / Sharon Hayes / "per la spinta a ripensare l'importanza dell'alterità... tra sfera personale e quella pubblica"

-  Menzione speciale a / Roberto Cuoghi / "per l'importante contributo alla Mostra internazionale"

-  Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale all'Angola

-  Menzione speciale ai Padiglioni congiunti di Lituania e Cipro

-  Menzione speciale per il Padiglione del Giappone

      Ma tra l'abbondare di parole per motivare le opere esposte, questa Biennale è "un percorso di crescita e conoscenza... una Mostra ricerca (quale?)... Mostra per andare oltre l'ultimo linguaggio dell'arte visiva?

      Il Libro Rosso di Jung, esposto ai Giardini, non è solo una trascrizione di parole (in tedesco senza traduzione accanto) e immagini (molto belle sotto il profilo artistico) dei sogni e delle visioni che hanno popolato - il viaggio di esplorazione verso l'altro nel mondo - ma è stato anche uno strumento per terapie e analisi da parte dell'autore.

     Così, le paranormali Emma Kun, / Svizzera / e Hilma Of Klintazioni / Svezia / i loro disegni esoterici, le opere su tela, forse, avrebbero avuto, secondo noi, necessità di essere relazionati con ulteriori spiegazioni, anche se i loro lavori sono molto interessanti.

      Si vorrebbero segnalare le opere che, a noi, hanno suscitato riflessione ed emozione positiva:

VIVIAN  SASSEN / Amsterdam / per le eccezionali fotografie "del suo rapporto con l'Africa"

SHINRO OHTAKE / Giappone / con una raccolta consistente di collage con elementi figurati, scritte di giornali, astrazioni

MARCH MANDERS /Olanda / con alcune forzature esibitorie in alcuni suoi lavori / le teste femminili serrate tra due legni

WALTER PICHLER / Italia / stele in bronzo, metallo , legno, piombo

       All'Arsenale, invece, al Padiglione della Santa Sede, il cui titolo è "In Prinicio ", notevole la sequenza di immagini fotografiche (18 stampe fotografiche a getto d'inchiostro) di JOSEF KOU  / Repubblica Ceca /

         E ancora, alle Corderie dell'Arsenale, tra fotografie, video, disegni, sculture, di artisti di varie nazioni, di cui sono molti i lavori originali e importanti, si segnala:

          La chiesa d'epoca coloniale, ricostruita  nella struttua portante e le decorazioni azzurro - verde - esposte da Danhvo fuggito nel 1978 dal Vietnam e rifugiato in Danimarca

MATTHEW MONHAN / Usa / con un gruppo di sculture originalissime

LIN XUE / Cina / disegni su carta con inchiostro, usando un bastoncino di bambu / per la fantasia e la capacità compositiva di unire molti elementi diversi e altri...

           Assieme a molte opere di valore esposte in tutte le sedi della Biennale... lascia alquanto perplessi la Spagna (ma non è la sola!) che, con la sua montagna di detriti all'interno del suo Padiglione... a chissà quale ricerca... sarà approdata... qualche visitatore si sarà, certo, chiesto!

Rita Bellini

 
Oltre di Susanna Fiori
domenica 9 giugno 2013

Galleria delle Cornici al Lido di Venezia, inaugurata l'8 giugno 2013.

Oltre / è una parola alla quale gli uomini, nel loro percorso di vita, sono costretti a porsi... vedi il padre Dante "Nel mezzo del cammin di nostra vita..." e le religioni, attraverso il limite umano, sperato risposte.

Susanna Fiori, in questa Mostra, espone dei bellissimi, complessi e articolati pannelli eseguiti con pezzi particolari di stoffe cucite tra loro, con inserti di legni ritrovati lungo la spiaggia, ripuliti e integrati "ad hoc" / e volendo esprimere il proprio sentire, gli interrogativi alle sue domande interiori attraverso queste sue realizzazioni artistiche

I pannelli sono divisi tra loro dal colore: i primi sono fatti con stoffe nere, i secondi con stoffe chiare, tutto ciò per sottolineare la diversità tra l'oscurità, l'ombra della non conoscenza e il desiderio, invece,che  la chiarità della luce potrebbe rappresentare.

Solo un pannello non tratta queste tematiche, rappresenta la diga del Vaion nel ricordo di quella immane tragedia.

Questi lavori sono l'uno diverso dall'altro, tanto per l'inserimento di elementi diversi, quanto per forma / quadrata, rettangolare, curvilinea / vedi il primo a sin. entrando /.

Sotto il profilo  artistico, queste opere, sono di una eccezionale creatività, originalità, e di gran valore artistico; interessante, anche, l'aspetto contenutistico

Rita Bellini

 
Alessandra Amadi
domenica 30 giugno 2013

Presso Scatolabianca project @ Galleria delle Cornici/ dal 22 al 28 giugno espone

ALESSANDRA AMADI / L'abbandono /.

Una Mostra fotografica a colori, ove sono ripresi luoghi abbandonati, tematica cara all'Amadi, che sempre alla Galleria delle Cornici, in precedenza , aveva presentato "Finestre", un reportage della realtà devastata del Teatro Marinoni presso l'ex Ospedale al Mare, tuttora abbandonato /donato in passato da un cittadino... d'altri tempi/ Marinoni /

L'artista fotografa, anche in questa Mostra, rappresenta, con particolare gusto estetico, dei contenitori di storia confinati al degrado, "Stanze lasciate e affidate al nulla... con sapienti inquadrature e una severa documentazione di scempi... - le cui cause, secondo Martina Cavallarin - nella presentazione, dice essere - Sempre... i meccanismi economici e politici della cattiva e disonesta oligarchia di pochi". 

Emerge tra le altre riprese fotografiche, molto significative, per efficacia artistica (ma non solo), l'immagine di una porta aperta, come qualcosa  di  sospeso, un interrogativo... forse.

Rita Bellini

 
Il lido delle Gallerie
domenica 30 giugno 2013

Dal 15 giugno 2013, alla Galleria delle Cornici al Lido di Venezia, espone Vladimiro Piva: disegni.

La sequenza di lavori esposti, presenta dei disegni di forme "insolite" - alcune anche gradevoli - ma gran parte di queste, ripetitive, piuttosto fredde, quasi una meccanica esercitazione geometrica per lavori preparatori di sculture non realizzate, e con un po' o... molta fantasia "una creazione di altra realtà".

Alla Manni Art Gallery, sempre al Lido di Venezia, dal 15.06 al 02.07 2013 / Impossibile Dimenticarti/ espone Luca Dall'Olio, con una serie di paesaggi irreali, in gran parte realizzati con colori accesi, giocati sui rossi, esplicando il suo nostalgico e struggente sentire attraverso le immagini che riporta sulle tele.

Rita Bellini

 
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